In arrivo un nuovo decreto sostegni, con misure per rilanciare le attività economiche al dettaglio, per contrastare il caro energia e il problema delle frodi sul superbonus.
Quali misure sono state introdotte con il nuovo decreto sostegni?
Il decreto istituisce diversi fondi per destinarli alle diverse aree di intervento.
Il “Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio” con una dotazione di 200 milioni per l’anno 2022, destinato alle imprese che hanno subito una riduzione del fatturato cosi’ definita:
- un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni
- aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019;
Viene esteso al 2022 il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite (intrattenimenti, discoteche, gestione di piscine a titolo di esempio) dall’emergenza epidemiologica, stanziando:
- 20 milioni da destinare ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.
- 40 milioni per i settori del wedding, intrattenimento e affini,
- ulteriori 30 milioni sul fondo dedicato alle discoteche e sale da ballo;
Prevista una ulteriore estensione a favore delle attività che svolgono commercio al dettaglio di tessili, moda calzature e prodotti di pelle, che vede applicare il credito d’imposta del 30% sul valore delle rimanenze finali di magazzino delle attività manifatturiere e del commercio del settore tessile, della moda e degli accessori con uno stanziamento di circa 100 milioni.
Quali iniziative sono state previste per contrastare il caro bollette?
Contro il caro energia sono state pensate alcune misure che hanno come destinati i soggetti piu’ colpiti, le filiere produttive.
- 1,2 miliardi per annullare a tutte le imprese gli oneri di sistema nel primo trimestre del 2022. Riguarderà le attività che nei contratti impegnano potenza anche sopra i 16,5kW;
- 540 milioni per contributi sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese elettriche (tutta la bolletta) per le imprese energivore, circa 3.800, che hanno subito incremento dei costi +30% rispetto al 2019;
- Prevista, dal 1 febbraio al 31 dicembre 2022, anche una misura per i fotovoltaiciincentivati con vecchi sistemi che se hanno extra profitto devono riversarne una parte al GSE tramite compensazione. L’importo verrà deciso dal GSE.
Quali stanziamenti sono previsti per i settori in crisi?
Il decreto prevede lo stanziamento di fondi destinati ad alcuni settori in crisi:
- Alle imprese che sono state chiuse per legge andranno 30 milioni oltre alla sospensione del pagamento di ritenute e Iva dovuti a gennaio, spostati nel secondo semestre dell’anno;
- il commercio al dettaglio otterrà un sostegno attraverso lo stanziamento di 200 milioni di contributi a fondo perduto;
- 20 milioni andranno alle altre attività (parchi, zoo e acquari);
- 40 milioni ai settori (wedding e catering),
- 40 milioni a bar e piscine;
- le imprese del tessile e pelletteria ricevono 100 milioni sotto forma di credito di imposta;
- al settore del turismo vanno 228 milioni tra decontribuzione e credito di imposta, e il bonus terme viene prorogato: si potrà usare fino al 31 marzo;
- il settore cultura riceve 111,5 milioni per cinema, spettacoli, audiovisivi, circensi;
- 40 milioni vanno allo sport;
- 100 milioni al trasporto pubblico locale.
- all’allevamento suino vengono destinati 50 milioni per far fronte alla la peste africana,
- agli enti locali vanno 400 milioni contro il caro bollette e per le spese Covid
- 45 milioni per le mascherine Ffp2 della scuola
A questi vengono aggiunte 26 settimane di CIG per le grandi aziende strategiche come l’Ilva (43 milioni).
Previsti anche 150 milioni in due anni per gli indennizzi da danni in seguito al vaccino contro il Covid.
Quali le novità in tema di bonus per l’edilizia?
Grandissima discussione suscitano le novità in tema di bonus edili. Una stretta anti-frode sul Superbonus 110% prevede che la cessione del credito sarà cedibile solo una volta.
Quando entreranno in vigore le nuove disposizioni?
Il decreto per ora è stato approvato al consiglio dei ministri. In attesa dell’approvazione definitiva e della pubblicazione in gazzetta ufficiale, dopo la quale entrerà in vigore, attendiamo di vedere cosa succederà nella versione definitiva.
Visto il polverone suscitato dal colpo di coda sulla cessione del credito dei bonus edili, c’è la possibilità che qualche aggiustatina sia ancora possibile.
Restiamo in attesa di vedere cosa succede…
