Ritorna in questi giorni un tema che interessa un milione e mezzo di partite iva: l’avvicinarsi dell’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari. Capiamo un po’ meglio cosa sta succedendo.
Quali soggetti sono interessati a queste novità?
In particolare si sta discutendo di ampliare l’obbligo di fatturazione elettronica:
- alle imprese in regime forfettario,
- alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche,
- alle operazioni sanitarie.
Cosa si attendeva?
Per poter estendere tale obbligo era necessario che la Commissione UE desse il proprio benestare e il giorno 8 dicembre è stato deliberato il consenso:
- all’estensione dell’obbligo di fattura elettronica anche ai contribuenti in regime di flat tax
- alla possibilità per l’Italia di estendere l’obbligo di fattura elettronica fino al 2024
Quindi la fatturazione elettronica per i forfettari è già obbligatoria?
No, ad oggi ancora non è stato confermato che dal 2022 sarà obbligatorio inviare le fatture elettroniche anche per il regime forfettario. Sono necessari ancora alcuni passi perchè questa estensione sia possibile è necessario:
- che l’Unione Europea confermi in via definitiva questa possibilità,
- che tale conferma venga pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea,
- e che il tutto venga recepito attraverso una norma italiana.
E considerando che la legge di bilancio 2022 è in cantiere, ci si aspetta che il Governo non si lascerà perdere questa occasione per attuare una ulteriore stretta in questo senso.
Le novità comprenderebbero anche le operazioni sanitarie?
Le operazioni sanitarie sono state escluse fino adesso per motivi di privacy. Il sistema attuale non garantirebbe l’adeguata protezione dei dati di natura sanitaria, e la situazione certamente non cambierà da qui alla fine dell’anno.
Il nel 2018 il Garante privacy aveva già evidenziato le sue perplessità segnalando con un provvedimento all’Agenzia delle Entrate che il nuovo obbligo della fatturazione elettronica, così come era stato regolato “presenta(va) rilevanti criticità in ordine alla compatibilità con la normativa in materia di protezione dei dati personali”, in particolar modo relativamente alle prestazioni degli operatori sanitari nei confronti dei privati.
Il garante aveva quindi tuonato contro l’Agenzia delle Entrate per fare in modo che “in nessun caso sia emessa una fattura elettronica attraverso lo SDI concernente l’erogazione di una prestazione sanitaria, a prescindere dall’invio dei dati attraverso il sistema TS“
Per le prestazioni di tipo sanitario la bozza del decreto fiscale di fine anno prevede una ulteriore proroga dell’esonero dalla fatturazione elettronica per i medici. Se il testo approvato al Senato verrà approvato anche alla Camera, i medici non solo potranno non inviare i dati sanitari, ma sarà previsto specificatamente un divieto di fatturare elettronicamente per l’anno 2022.
Cosa succederà se la legge di bilancio 2022 sancirà l’obbligo della fatturazione elettronica per i soggetti oggi esenti?
Se nulla cambierà e per il 2022 non saranno introdotte modifiche, le partite iva in regime forfettario, associazioni sportive con meno di 65 mila euro di fatturato e i soggetti che erogano prestazioni sanitarie potranno continuare ad emettere fatture in formato cartaceo o comunque senza inviarle allo SDI.
Altrimenti dovrai affrettarti ad aprire un servizio di fatturazione elettronica, e in questo caso ti suggeriamo di contattare lo Studio per lasciarti consigliare lo strumento più adatto a te.
Se vuoi dare un occhiata a come funziona oggi, leggi il nostro articolo: FORFFETTARI E FATTURAZIONE: COME FUNZIONA?
E se volessi già oggi passare alla fatturazione elettronica?
Se la condizione di incertezza ti disturba, non hai voglia di aspettare l’ultimo momento e hai già deciso che vuoi passare alla fatturazione elettronica, chiama lo Studio o invia una richiesta. Sarai indirizzato allo strumento migliore per te e per le tue esigenze e in brevissimo potrai emettere le fatture in formato elettronico.