Hai sbagliato una fattura? Niente paura, gli errori di fatturazione si possono correggere, vediamo come.
Ho commesso un errore nell’emissione della fattura, come posso correggerla??
In generale, lo strumento principale per poter correggere una fattura errata è la nota di accredito. E’ possibile emetterla ad annullamento della fattura errata, e successivamente riemettere la fattura, questa volta corretta. In questo modo si annullano gli effetti dell’errore e si ripristina la situazione di correttezza.
Si può utilizzare anche per stornare i resi da parte dei clienti, o per gestire fatture già emesse che sono contestate, ad esempio per non conformità o per errori.
Nel caso in cui la correzione riguardi la sola IVA in diminuzione, l’Agenzia delle Entrate con recente Risposta ad un interpello chiarisce, in sostanza, che è la nota di credito (o nota di variazione) lo strumento principale da utilizzare ai sensi dell’art 26 del DPR 633/72.
Posso sempre emettere una nota di variazione?
No, secondo l’Agenzia delle Entrate questa possibilità non è possibile decorso un anno decorso di un anno dall’effettuazione dell’operazione imponibile.
E se l’anno è trascorso e non posso piu’ emettere una nota?
In questo caso è possibile utilizzare l’art. 30 ter del decreto iva che disciplina il rimborso dell’imposta non dovuta. Questa possibilità però può essere sfruttata quando ci siano condizioni oggettive che non consentono di emettere la nota nei termini, e l’inerzia non è una di queste. Non sarà possibile chiedere il rimborso se la scadenza dei termini è frutto di un mero ritardo per noncuranza.
Attenzione però, in questo caso la domanda di restituzione dell’imposta può essere presentata entro il termine di due anni dalla data del versamento o dal giorno in cui si è verificato il presupposto per la restituzione, a pena di decadenza.
Nel caso in cui la fattura del destinatario non sia stata contabilizzata perchè errata e quindi ritirata, che è proprio il caso di specie relativo all’interpello, l’Agenzia non rischia nessuna perdita del gettito fiscale e il rimborso sarebbe quindi comunque dovuto.
Ho inviato allo SDI una fattura ma il cessionario la ha rifiutata. Devo emettere una nota di credito?
No, in questo caso la fattura non è stata accettata e si da per non emessa, è necessario emetterla nuovamente, stavolta corretta, utilizzando lo stesso numero e la stessa data (come da istruzioni della circolare n. 13/E/2018).
Per riemettere la fattura corretta hai 5 giorni.
Attenzione, verifica sempre che le fatture siano state accettate, perchè se non ri-emetti una fattura rifiutata ti troverai con un “buco” nella numerazione delle fatture.
Devo emettere una nota di credito per qualsiasi errore in fattura, anche “piccolo”?
Se l’errore riguarda gli importi della fattura è senz’altro necessario correggerla. Se l’errore riguarda invece dati secondari, come i campi facoltativi, l’iban, l’indirizzo del destinatario o il suo codice destinatario, non sarà necessario. Sarà opportuno e sufficiente informare il cliente dell’errore.
E se sono forfettario?
Se sei in regime forfettario puoi correggere la fattura semplicemente contattando il cliente ed inviando la fattura corretta.
Attenzione però, fallo tempestivamente perchè anche se non devi inviare la correzione allo SDI, il cliente avrà registrato la tua fattura e dovrà procedere alle dovute rettifiche.