Nel mio lavoro, sono commercialista, mi capita di assistere alla nascita nuove realtà aziendali. I clienti, spesso giovani, affrontano i primi passi nel mondo dell’imprenditoria indirizzandosi al regime più semplice, quello forfettario. Ma siamo sicuri che tutto sia così semplice?
Sempre piu’ spesso accolgo nel mio studio giovani aspiranti imprenditori che, che con l’illusione di semplicità che il regime forfettario diffonde, si rivolgono allo studio chiedendoci di aprire la partita iva per cominciare la loro attività.
Spesso sanno già le basi: le fatture non hanno l’iva, si possono fare ancora di carta, non ci sono i registri, l’imposta è vantaggiosa, tutta la gestione è cosi’ semplice… Apriremo in regime forfettario!
Ma siamo proprio sicuri che sia tutto cosi’ facile?
Aprire una attività è semplice e al di la delle pratiche di apertura se tutto va bene nel giro di qualche giorno nascerà una nuova impresa.
Ma se è semplice aprire una attività, tutt’altra cosa è mantenerla in salute, o ambire al suo successo.
Bisogna avere un idea di impresa che possa avere un mercato, essere redditizia. Una attività che possa avere un riscontro positivo e che possa remunerare il lavoro e gli investimenti impiegati, solo pensando ai fondamentali.
Sembra ovvio, ma non lo è affatto e sempre piu’ spesso nei colloqui con i giovani aspiranti imprenditori mi rendo conto che questa semplicità percepita altera un po’ la consapevolezza dell’impegno e del metodo che sono necessari per avere una impresa di successo.
Per questo tante volte i colloqui che partono con la richiesta di aprire una attività si trasformano in un ragionamento molto piu’ ampio, che racconta di idee, di risorse, di tempi stimati e di costi presunti. Racconta di speranze di autonomia, di timori per il futuro, di conti fatti su un tovagliolo per trovare una quadra che poi spesso quadra non è.
E qualche volta finiscono scontrandosi con la consapevolezza che quell’idea tanto percorribile non era. Poco mercato, troppi costi, tanti rischi… e non se ne fa niente.
Ma qualche volta… tutto magicamente torna. L’idea, la passione, i conti, l’organizzazione… e non nasce solo un’impresa, nasce un Imprenditore, nella sua accezione piu’ completa di chi incomincia un’avventura di impresa e di conoscenza.
Da Garzanti Linguistica
Imprendere:
1. (lett.) incominciare, intraprendere
2. (ant., lett.) apprendere
Autore: dott.ssa Alexa Ricciarelli, Commercialista
