Rivalsa INPS 4%, cos’è e come funziona?
Cos’è la rivalsa INPS?
Il meccanismo della rivalsa consiste nella possibilità di addebitare al cliente un costo, per intero o per una sua parte. Nello specifico, l’articolo 1, comma 212, della Legge n 622/1996, definisce la rivalsa INPS come una maggiorazione che si applica sui compensi lordi fatturati dai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata e che può essere addebitata in fattura ai committenti.
Lo scopo è quello di consentire ai professionisti di recuperare una parte dei contributi che devono versare all’INPS o alla loro cassa di competenza.
A quanto ammonta al massimo la rivalsa INPS?
Ammonta al massimo al 4%.
Quali sono i contribuenti che devono versare all’INPS e quali versano alle loro casse di competenza?
Per sommi capi, possiamo dire che alcune tipologie di professionisti hanno la loro cassa di competenza, ad esempio gli avvocati, i commercialisti, i medici… e tanti altri. Ci sono anche professionisti che non hanno una cassa specifica o un ente a cui versare, e versano i contributi all’INPS. Nello specifico, verseranno alla cosiddetta GESTIONE SEPARATA, mentre per altre categorie di imprenditori, gli artigiani e i commercianti, esistono rispettive sezioni dell’INPS (sezione artigiani e sezione commercianti, appunto).
Quanti contributi devono versare i professionisti iscritti alla gestione separata?
I contributi alla gestione separata non hanno un importo fisso, come accade invece per gli artigiani e i commercianti, ma verranno pagati in maniera proporzionale al reddito, in base ad una aliquota stabilita di anno in anno. Questa aliquota, indicativamente il 25-26%, farà da moltiplicatore per il reddito imponibile.
Di questo importo, il 4% al massimo può essere recuperato fatturandolo al cliente.
E’ obbligatorio applicare la rivalsa INPS?
No, la rivalsa è facoltativa.
La rivalsa INPS fa reddito?
Si, essendo una maggiorazione del compenso.
La rivalsa INPS è una trattenuta come la ritenuta d’acconto?
No, perché non è il cliente che deve versarla ma il professionista stesso, che provvederà a versarla a scadenza, con la restante parte del suo debito contributivo.
I miei clienti sono a conoscenza del fatto che dovranno pagarmi anche la rivalsa?
No, di solito no, anche perché la rivalsa come abbiamo detto è facoltativa. E’ anzi assolutamente opportuno chiarire con il cliente in anticipo se il compenso comprende o meno la rivalsa perché nei due casi cambia anche il conteggio da effettuare per compilare la fattura.
Come si calcola la rivalsa INPS?
Dipende se è compresa o meno nell’accordo con il cliente. Se l’accordo prevede il compenso OLTRE alla rivalsa del 4%, sarà sufficiente aggiungere una voce al piede della fattura che aumenta i compensi del 4%.
ESEMPIO: Compenso 1.000 euro + 4% rivalsa = 1.040 euro
Se invece nell’accordo la rivalsa non c’è, potrai scegliere tra due possibilità.
- non inserire la rivalsa
- inserire la rivalsa ma il totale della fattura dovrà comprendere anche il 4% dell’INPS:
Come faccio a scorporare la rivalsa se devo ricomprenderla nella fattura?
Per effettuare lo scorporo è sufficiente una semplice regola matematica. Se il totale comprende la rivalsa vuol dire che comprende il 100% del compenso e il 4% di INPS per un totale del 104%. Per sapere quanto è il compenso sarà sufficiente dividere il totale per 104 e moltiplicarlo per 100.
ESEMPIO: Compenso TOTALE 1.000 euro di cui per compensi 964,54 euro (1.000/104×100) e per INPS 38,46 EURO (1.000/104*4).
Attenzione: se la fattura comprende un importo senza iva maggiore di 77,47 la fattura dovrà essere assoggettata a bollo per 2 euro.