Indennità una tantum di 200 euro per lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e altri. Vediamo come funziona, cosa fare e chi rimane fuori.
Le categorie alle quali viene riconosciuta l’indennità sono diverse, come sono diverse le modalità di fruizione.
A quali lavoratori dipendenti viene riconosciuta?
L’art. 31 del DL 50/2022 riconosce un’indennità una tantum di 200 euro per il mese di luglio 2022 ai lavoratori dipendenti e ad altre tipologie di rapporto di lavoro, ai lavoratori autonomi e ai pensionati. In particolare devono essere
- non titolari dei trattamenti di cui al successivo art. 32 del DL 50/2022;
- beneficiari dell’esonero dello 0,8% nel primo quadrimestre dell’anno 2022 per almeno una mensilità.
A quanto ammonta e come funziona l’indennità di 200 euro?
L’indennità una tantum di 200 euro:
- spetta ai dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui essi siano titolari di più rapporti di lavoro;
- non costituisce reddito ai fini fiscali e ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali;
- non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile.
Cosa devono fare i lavoratori per ottenerla e i datori per erogarla?
L’indennità è riconosciuta automaticamente nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022 ma i lavoratori dovranno rilasciare una dichiarazione ai datori di lavoro nella quale confermano di non essere titolari delle prestazioni di cui all’art. 32 co. 1 e 18 del DL 50/20227.
Il datore di lavoro recupererà l’importo attraverso il credito che maturerà con la denuncia contributiva, secondo le indicazioni dell’INPS.
Va osservato che questo adempimento genera un pesante onere burocratico di cui si deve far carico il datore, chiamato a gestire una semplice dichiarazione che, peraltro, non presenta le caratteristiche previste dal Dpr 445/2000; si ritiene che la stessa possa essere fornita anche tramite posta elettronica.
Troverai la dichiarazione scaricabile al termine di questa pagina.
A quali altri soggetti sarà erogata l’indennità?
Diversi altri soggetti sono destinatari di una identità una tantum di 200 euro:
- pensionati e titolari di altre prestazioni sociali;
- lavoratori domestici;
- percettori di NASpI, DIS-COLL e indennità di disoccupazione agricola;
- titolari di rapporti di co.co.co di cui all’art. 409 c.p.c.;
- lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo beneficiari delle indennità exartt. 10 co. 1 – 9 del DL 41/2021 e 42 del DL 73/2021;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
- lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori autonomi occasionali;incaricati alle vendite a domicilio;
- percettori di reddito di cittadinanza.
- pensionati e titolari di altre prestazioni sociali;
- lavoratori domestici;
- percettori di NASpI, DIS-COLL e indennità di disoccupazione agricola;
- titolari di rapporti di co.co.co di cui all’art. 409 c.p.c.;
- lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo beneficiari delle indennità exartt. 10 co. 1 – 9 del DL 41/2021 e 42 del DL 73/2021;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
- lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori autonomi occasionali;incaricati alle vendite a domicilio;
- percettori di reddito di cittadinanza.
Quali saranno le modalità di erogazione dell’indennità di 200 euro?
Per vedere meglio le modalità abbiamo preparato una tabella riassuntiva dei vari casi
Quali sono i problemi derivati dalla modalità di identificazione dei beneficiari?
Stranamente, il requisito da verificare per l’ottenimento dell’indennità non è legato al reddito, ma alla normativa che regolamenta la riduzione dell’Ivs (0,80%). Sicuramente va fatto rilevare che questo sistema pone qualche problema di iniquità, in qualche caso un soggetto a certe condizioni potrebbero aver diritto o meno all’indennità a seconda del CCNL che gli viene applicato.
In più, ci sono categorie inspiegabilmente escluse dal sistema.
Senza apparente motivazione sono esclusi tutti i docenti non di ruolo del settore scolastico con incarico che termina il 30 giugno 2022. Per questi lavoratori, il fatto di non avere una retribuzione nel mese di luglio, condizione specificatamente richiesta dal decreto, non potranno ricevere l’indennità dalla scuola. In più, beneficiando della Naspi dal mese di luglio in poi, non potranno avere nemmeno il bonus dall’INPS.
Cosa devono fare i datori di lavoro per poter erogare l’indennità di 200 euro?
Per adempiere a questo obbligo il datore dovrà farsi carico della raccolta di questa informazione,
Dove trovo la dichiarazione da far firmare ai collaboratori?
Se sei un cliente dello Studio, non preoccuparti, faremo noi la selezione per te e tra qualche giorno ti invieremo la dichiarazione già compilata dei dipendenti che hanno potenzialmente diritto all’indennità.
Se non sei cliente dello studio, o sei un dipendente e vuoi inviare la dichiarazione al tuo datore di lavoro, puoi scaricare il modello da qui: